Il Bianchello del Metauro

Il Bianchello del Metauro è uno dei vini bianchi più tradizionali delle Marche.
Il nome deriva da Bianchello (o Biancame o Biancuccio), tipo di uva marchigiana chiamata così per il suo colore scarico, e dal Metauro, uno dei principali fiumi della regione, sul quale si affacciano i filari delle vigne.
La zona di produzione comprende 18 comuni della provincia di Pesaro-Urbino, in prossimità della vallata del Metauro, anche se la zona migliore è quella situata a nord del fiume, dove troviamo i produttori storici della denominazione.
Per la produzione del Bianchello del Metauro è ammesso l'utilizzo del vitigno Bianchello per un minimo del 95%, e per il restante 5% può essere utilizzata malvasia toscana.
Le origini del bianchello risalgono a qualche secolo avanti Cristo, ma la diffusione del vitigno iniziò dal 500 a.C.  Addirittura Tacito suppone che il bianchello sia stata la causa principale della sconfitta di Ausdrubale subita dai romani, proprio perchè, nella famosa guerra del Metauro, i suoi soldati erano in stato di ubriachezza.
L'inizio della sua valorizzazione risale al 1969, quando  ha assunto il marchio DOC (denominazione di origine controllata), ed è entrato a far parte della famiglia dei vini regionali di pregio.

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